Decadentismo


Intorno alla seconda metà dell'800 sino ai primi decenni del XX secolo, l'artista decide di farsi percepire "diverso".

In questo periodo si sviluppa l'impulso a evidenziare gli aspetti più inquietanti della vita:

  • La malattia,
  • la trasgressione,
  • la morte,
  • il tenebroso,
  • il demoniaco,
  • I'orrendo.

I grandi temi della sensibilità decadente si aggirano tutti intorno all'idea di una Bellezza che nasce dall'alterazione delle potenze naturali.

 


La bellezza del decadentismo è pervasa da sensi di disfacimento, di sfinimento, di languore.

L'unico oggetto di natura che sembra sopravvivere in questa stagione del gusto è il fiore.

La visione del mondo Decadente


La concezione positivistica della realtà, basata sulla fiducia assoluta nelle potenzialità conoscitive della scienza e nel progresso, viene sostituita da un irrazionalismo misticheggiante che considera il reale come una rete fittissima di analogie e corrispondenze misteriose, che non possono essere colte attraverso la ragione, ma soltanto dall'intuizione umana.

Gli intellettuali decadenti si concentrano sulla dimensione dell'inconscio umano, nella quale si realizza una perfetta identità tra il soggetto e il mondo esterno.

Temi e miti del Decadentismo


Il gusto decadente si identifica nella predilezione per:

Gli stati abnormi della coscienza:

  • la nevrosi,
  • la malattia,
  • l'allucinazione,
  • l'incubo.

Per gli aspetti oscuri della realtà:

  • la decadenza,
  • la corruzione,
  • la perversione.

 

 

 

 

Per i temi provocatori:

  • la lussuria,
  • la crudeltà,
  • la morte.

Al tempo stesso però si possono riconoscere tentativi di reazione al senso di stanchezza e di estenuazione nella tendenza al vitalismo e al superomismo. Nascono da questi atteggiamenti contrastanti alcune figure ricorrenti:

  • l'artista maledetto,
  • l'esteta,
  • l'inetto,
  • la donna fatale.

che risultano accomunati da una serie di impulsi autodistruttivi dietro cui è possibile scorgere il rifiuto della realtà, il senso di smarrimento e l'angoscia.