La bellezza dal '900 ad oggi


"La bellezza tenta i ladri più dell'oro."

William Shakespeare.


Casa Batllò, Antonio Gaudì
Casa Batllò, Antonio Gaudì

 

 

 

Tra la fine dell'800 e l'inizio del '900 entrano in gioco nuovi materiali in cui si esprime la Bellezza architettonica: quali vetro e ferro. Tra questi due secoli si sviluppa l'Art Nouevau che influenzerà  il campo decorativo dell'oggettistica e del design. Nell'Art nouveau la Bellezza interiore si proietta sull'oggetto esterno. 

Ma la Bellezza viene resa più funzionale e non più estetica, viene affrontata una sintesi tra qualità e produzione di massa. Si arriva così ad una Bellezza seriale, l'oggetto perde così la sua unicità. 

 


Nel '900 l'espressione avanguardia è servita per riferirsi a quei movimenti artistici e letterari che si opponevano ai valori di Bellezza di fine secolo, sovvertendone forme, temi e convenzioni. L’avanguardia si oppone all'idea che l’opera d’arte possa essere ridotta a merce dal modello capitalistico borghese e a esso si contrappone come rottura e negazione. Ciò viene attuato attraverso la produzione di oggetti artistici che si collocano provocatoriamente contro i parametri imposti dal mercato e soprattutto al gusto del pubblico. Le avanguardie propongono una Bellezza provocatoria. Non si propone più di creare una Bellezza naturale, che può provocare piacere, ma si aspira ad una Bellezza che vuole insegnare per vedere il mondo con occhi diversi. 


 L'evento della fotografia e del cinema influenzarono notevolmente la ricerca degli espressionisti. Da una parte si instaura un rifiuto del mondo fisico come è visto dalla macchina fotografica per superarne i limiti. Ma dall'altra parte il movimento delle immagini entrò direttamente nell'opera, ancor prima che nel futurismo.

L'urlo, Munch
L'urlo, Munch


Dinamismo di un cane al guinzaglio, Giacomo Balla
Dinamismo di un cane al guinzaglio, Giacomo Balla

Una prima idea del valore simbolico della meccanica risale, apparentemente, nel XV secolo in Leonardo con le rappresentazioni dei suoi meccanismi, a cui dedicava lo stesso impegno e gusto che riservava ai disegni di volti e corpi umani.

Ma l'affermarsi del gusto per la macchina arriva con la macchina a vapore.

La Bellezza e la verità non sono più viste con una spiritualità quasi angelica, ma come qualcosa che ha a che fare con l'universo delle cose materiali. 

Si ha così che la maggior parte dell'arte            contemporanea la materia diventa il suo fine.

Il Futurismo avrà come centro di Bellezza la macchina, la velocità, la dinamicità.


Fountain, Marcel Duchamp
Fountain, Marcel Duchamp

Il Dada sarà contro la Bellezza eterna, contro le leggi della logica, contro l'immobilità del pensiero. Per i dadaisti la Bellezza sarà la sfrenata libertà dell'individuo, la spontaneità, ciò che è immediato, la contraddizione. Il dadaismo è quindi non tanto una tendenza artistico-letteraria, quanto una particolare disposizione dello spirito che si serve di qualsiasi mezzo per condurre la sua battaglia. Il gesto quindi più che l'opera interessa Dada; e il gesto può essere compiuto in qualsiasi direzione del costume, della politica, dell'arte, dei rapporti. Una sola cosa importa: che tale gesto sia sempre una provocazione contro la morale, contro le regole, contro la legge; quindi lo scandalo è lo strumento preferito dai dadaisti per esprimersi.


La vestizione della sposa,  Max Ernst
La vestizione della sposa, Max Ernst

 

 

A differenza del dadaismo, che si pone come un movimento anarchico principalmente contestatario, i surrealisti si pongono obiettivi costruttivi, appoggiandosi alla teoria freudiana e al marxismo. Gli artisti surrealisti trovano la propria Bellezza nel sogno, nell'inconscio e nella surrealtà.  


Il secolo XX è attraversato da molti concetti di Bellezza contrastanti tra di loro. Si nota, infatti, come concetti e modelli di Bellezza diversissimi tra loro assumono simultaneamente carattere di massa. 

Nelle cinematografia, come nella letteratura, sono proposti due tipi di donne: quella fatale e quella, per così dire, "ingenua".

Ma si trova una contraddizione anche tra l'arte di provocazione e l'arte di consumo. 

In questo periodo è il corpo in sè al centro dell'interesse e non più la persona; nell'era moderna si ha un esaltazione del gusto per la magrezza, l'altezza e non più per l'essere e l'essenza. Questi stereotipi che elogiano il gusto alla magrezza portano, anche, a disturbi alimentari, come anoressia e bulimia. 

Ai giorni nostri non esiste un concetto di Bellezza unificato. Guardando, con occhi esterni, le opere d'arte diffuse oggi non sarà possibile individuare l'ideale estetico diffuso dai mass media.

Questa mancanza di un ideale di Bellezza condivisa può portare al relativismo culturale e all'avere una mancanza di gusto estetico. Ma potrebbe anche dare l'opportunità di maggiore libertà per esprimere i propri gusti e il proprio concetto di Bellezza; così facendo si crea la possibilità di introdurre nuovi concetti di Bellezza. 


"La Bellezza è l'unica cosa contro cui la forza del tempo sia vana. Le filosofie si disgregano come la sabbia, le credenze si succedono l'una sull'altra, ma ciò che è bello è una gioia per tutte le stagioni, ed un possesso per tutta l'eternità."

Oscar Wilde.